Ritorni, il cacciatore di talenti chiamato da Francesco Totti: «Cerco campioni per lui»
Dopo aver prodotto grandi allenatori e giocatori, la Livorno del pallone diventa protagonista anche dietro la scrivania in un ruolo sempre più fondamentale, quello dello scouting
«Il calcio è sempre stata la mia passione – racconta Andrea – ma non essendo diventato un vero calciatore, ho scelto di dedicarmi allo scouting. Tutto inizia nel 1994 quando Eolo Falorni, mio maestro di vita e amico vero, insieme a Roberto Tancredi, mi portano nel settore giovanile del Livorno. Anni fantastici ma anche di duro lavoro sui campetti di provincia per osservare una infinità di giovani speranze». Dopo sei anni nella sua città nel 2000 arriva la grande chiamata: la Juventus chiamato da Luciano Moggi. Nei primi due anni si occupa del settore giovanile poi passa alla prima squadra. Una esperienza fondamentale dove ha avuto le possibilità di crescere sia sotto l’aspetto professionale e umano.»